| MILANO, 25 settembre 2006 - Le poche preoccupazioni di Roberto Mancini, dopo la vittoria con il Chievo, sono riassunte da una sola parola: attenzione. "Prendere tre gol in così poco tempo, dopo che il Chievo nei primi 75 minuti era arrivato difficilmente al tiro, denota un calo di attenzione". I nerazzurri sul 4-0 hanno rischiato la rimonta, la partita è terminata 4-3. "Chiaramente, sul 4-0 a dieci minuti dalla fine, uno pensa che la partita sia vinta, e questo ci può anche stare. Può capitare di subìre un gol, subirne tre però è un pò troppo. Anche perchè poi la difesa non meritava di prendere tre reti - spiega il tecnico a Inter Channel -. Ci vuole un pò più di attenzione. Come ho detto ieri, probabilmente, io ho sbagliato a fare tutti i tre cambi insieme. La squadra ha avuto un pò più di scombussolamento, anche perchè a metà campo non eravamo più in posizione".
Ma le note liete sono comunque tante. "Nella partita di ieri i ragazzi hanno creato tanto, è chiaro che non si può andare tutta la gara al cento per cento, è impossibile. Ci vogliono anche degli attimi per rifiatare, con il Chievo abbiamo iniziato molto bene, poi abbiamo rallentato e, dopo, abbiamo ripreso. Questo è positivo, altrimenti diventa difficile tenere tutta la partita se si va sempre al cento per cento".
L'Inter mercoledì sarà impegnata in Champions League contro il Bayern Monaco. La gara di coppa, cruciale dopo lo scivolone di Lisbona, ha influito sulle scelte di formazione fatte a in campionato: "Sì, le mie scelte hanno tenuto conto anche di questo. Ci sono tante partite e, per forza di cose, bisogna tenere a disposizione tutti, e anche far riposare qualcuno. Altrimenti diventa più dura". Sul piano tattico il tecnico ha spiegato i movimenti degli attaccanti, che hanno facilitato gli inserimenti dei centrocampisti: "Giocando con il centrocampo a rombo, è chiaro che gli attaccanti devono allargarsi e farsi dare la palla per creare spazi ai centrocampisti che si inseriscono. Questa è sicuramente una possibilità in più. Se gli attaccanti fanno movimento e riescono a portare fuori i difensori, si possono creare degli spazi importanti. Tutte le squadre soffrono certi tipi di movimenti, e mi riferisco, ad esempio, a quelli di Crespo nelle azioni dei gol o a quello di Adriano che, nel primo tempo, si è trovato solo davanti al portiere".
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MA stiamo risalendo pian piano, apettateci...torneremo!